Come far crescere un’impresa: un caso di successo
Quanti modi ci sono per far crescere un’impresa? Uno solo, starai pensando: quando un’impresa vuole crescere, ha un’unica strada da seguire. L’esperienza vissuta con l’azienda di Luigi ci ha insegnato che la realtà è un po’ più complessa. Volendo semplificare, possiamo dire che un’azienda che vuole crescere può:
- crescere nel “corpo”, ossia espandere le sue dimensioni;
- crescere nella “testa”, ossia sviluppare una nuova mentalità gestionale, diversa dal passato.
La prima strada è ben descritta dalla storia di Luigi, un imprenditore lungimirante e intraprendente, molto stimato e conosciuto. La sua azienda nasce dieci anni fa in un piccolo laboratorio siderurgico. Dopo qualche anno, assistito dai riscontri positivi del mercato, decide di moltiplicare le sedi operative e di scorporarne la gestione in ben 4 aziende diverse. Questa scelta ha avuto due conseguenze: un aumento dei volumi di produzione ma anche un aumento dei costi di gestione amministrativa e logistica.
Con questo non vogliamo demonizzare l’aumento dimensionale, ma porre l’accento sul fatto che si tratta di una scelta delicata che – se non attentamente ponderata – incide negativamente su tutti i processi produttivi e sull’organizzazione aziendale. Oggi non c’è scampo per imprese disorganizzate e poco performanti dal punto di vista gestionale, anche se commercialmente ben consolidate.
Quando Luigi si è rivolto a noi – nonostante la continua richiesta di nuove commesse – il gruppo societario era segnato da sprechi, burocrazia e disorganizzazione interna. Ma non era su questo che Luigi voleva concentrarsi. Lui era arrivato da noi in Studio con un’idea da realizzare: trasformare il gruppo societario nella prima realtà toscana di settore a impiegare metodologie innovative nella lavorazione di prodotto, attraverso l’adozione di macchinari più tecnologici, la formazione specialistica della manodopera e anche – ahimè – la fondazione di una nuova, ulteriore azienda. L’unico tasto dolente di una strategia brillante e ambiziosa, rischiava di mettere a repentaglio il successo dell’intera operazione.
Analizzata la situazione, abbiamo mostrato a Luigi i pro e i contro di un ulteriore aumento societario. È durante questo confronto che Luigi ha realizzato per la prima volta che per fare il salto di qualità doveva ridurre, non aumentare, come aveva sempre fatto.
Nasce così a quattro mani un piano di sviluppo composto da una drastica ristrutturazione dimensionale, una razionalizzazione organizzativa e una riconversione aziendale in ottica innovativa.
In circa 6 mesi, 3 delle 4 aziende del gruppo sono state liquidate e il personale fatto confluire nell’azienda restante, oggi unica depositaria di un brand dal futuro luminoso.
Cosa abbiamo imparato e trasmesso? Che crescita non fa sempre rima con opportunità. Come sempre, tutto sta nel come essa viene pensata, pianificata, attuata e seguita nel breve/medio termine.
Ti riconosci nella storia di Luigi? Crescere in modo sano è fondamentale: chiedici un parere senza impegno. Io e la mia squadra valuteremo la tua situazione e ti affiancheremo nel percorso di sviluppo della tua azienda.