Crisi di liquidità da Covid: come fermarla con il cash flow
Pianificare il flusso di cassa per far fronte al calo di liquidità.
Un evento critico improvviso spesso provoca nell’azienda un calo della liquidità. L’emergenza Covid non fa eccezione.
Alla luce di questa situazione, destinata purtroppo a durare nel tempo, cosa può fare un imprenditore che vuole contrastare gli effetti negativi della crisi di liquidità da Covid?
Lo strumento per controllare la liquidità in azienda è il Cash Flow: un piano di cassa che elenca la lista delle entrate e uscite monetarie dell’azienda nei 6 mesi a venire.
Come ogni strumento di controllo contabile, il piano di cassa è uno strumento che può anche essere usato per finalità di prevenzione e riduzione del danno.
Ma come si calcola un Cash Flow?
Un piano di cassa è fatto da:
- flussi di cassa operativi
- flussi di cassa da investimenti
- flussi di cassa da finanziamenti
La somma dei 3 flussi dà come risultato un aumento o un calo della liquidità aziendale, e quindi determina se la disponibilità di cassa finale è positiva o negativa. Analizziamo ora come si calcolano i singoli flussi.
FLUSSI DI CASSA OPERATIVI
Riguardano le entrate e le uscite relative al normale processo produttivo aziendale.
A cosa servono:
A prevedere l’andamento della domanda e stabilire i prezzi di vendita, anche in relazione ai modificati tempi di incasso.
Come si calcolano:
- prevedi il fatturato in base al futuro andamento del tuo mercato di riferimento e settore
- simula le condizioni di vendita e di schedulazione temporale degli incassi
- prevedi le uscite per acquisti di materie e merci, tenendo conto della domanda prevista e del magazzino esistente e delle modalità di pagmento da concordare con i fornitori
- simula le condizioni di acquisto e di schedulazione temporale dei pagamenti
Uno schema di flussi di cassa in entrata / uscita può essere il seguente
A) Flussi finanziari derivanti dall’attività operativa |
Incassi da cliente per vendite |
Incassi da clienti per vendite precedenti al MESE 1 |
Altri incassi operativi |
Pagamenti a fornitori per acquisti |
Pagamenti a fornitori per acquisti precedenti al MESE 1 |
Pagamenti a fornitori per servizi |
Pagamenti al personale |
Altri pagamenti operativi |
Versamenti periodici I.V.A. |
Imposte pagate sul reddito |
Interessi incassati |
Interessi pagati |
Dividendi incassati |
Flusso finanziario dell’attività operativa |
FLUSSI DI CASSA DA INVESTIMENTI
Riguardano gli acquisti e i pagamenti per investimenti e le vendite e gli incassi per la dismissione di beni strumentali all’attività dell’impresa (macchinari, attrezzature, automezzi).
A cosa servono:
A programmare i nuovi investimenti stimando in anticipo il costo e le tempistiche di pagamento stabilite con il fornitore
Come si calcolano:
- prevedi i nuovi acquisti di beni e attrezzature, stimando il costo da sostenere e le scadenze da rispettare
- prevedi le dismissioni di beni e attrezzature, stimando l’eventuale prezzo di vendita e i tempi di incasso
Uno schema di flussi di investimenti può essere il seguente
B) Flussi finanziari derivanti dall’attività di investimento |
Uscite per investimenti in immobilizzazioni materiali (incluso IVA) |
Entrate per disinvestimenti da immobilizzazioni materiali (incluso IVA) |
Uscite per investimenti in immobilizzazioni immateriali (incluso IVA) |
Entrate per disinvestimenti da immobilizzazioni immateriali (incluso IVA) |
Uscite per investimenti in immobilizzazioni finanziarie |
Entrate per disinvestimenti da immobilizzazioni finanziarie |
Uscite per investimenti in attività finanziarie non immobilizzate |
Entrate per disinvestimenti da attività finanziarie non immobilizzate |
Uscite per acquisizioni di rami d’azienda al netto delle disponibilità liquide |
Entrate per cessioni di rami d’azienda al netto delle disponibilità liquide |
Flusso finanziario dell’attività di investimento (B) |
FLUSSI DI CASSA DA FINANZIAMENTI
Riguardano le entrate e le uscite dei mezzi di finanziamento.
A cosa servono:
A rilevare in che modo le operazioni della gestione finanziaria contribuiscono a incrementare o diminuire le disponibilità liquide.
Come si calcolano:
- prevedi le entrate per nuovi finanziamenti e le uscite per i rimborsi delle rate nella loro quota capitale e interessi
- prevedi le entrate per aumento di capitale a pagamento o versamenti effettuati direttamente dal titolare / soci, e le uscite per rimborsi di capitale o prelievi del titolare / soci.
Uno schema di flussi da finanziamenti può essere il seguente
C) Flussi finanziari derivanti dall’attività di finanziamento |
MEZZI DI TERZI |
Incremento disponibilità per debiti a breve verso banche |
Uscite per rimborso debiti a breve verso banche |
Entrate per accensione nuovi finanziamenti |
Uscite per rimborso finanziamenti |
quota capitale |
quota interessi |
MEZZI PROPRI |
Entrate per aumento di capitale a pagamento |
Uscite per rimborsi di capitale |
Entrate per cessione di azioni proprie |
Uscite per acquisto di azioni proprie |
Pagamenti di dividendi (e acconti su dividendi) |
Flusso finanziario dell’attività di finanziamento (C) |
La somma dei 3 flussi di cassa evidenzia l’aumento o il calo della liquidità aziendale, e quindi determina se la disponibilità di cassa finale è positiva o negativa.
Come usare il Cash Flow per fermare la crisi di liquidità da Covid e ridurne i danni.
Come dicevo a inizio articolo, il Cash Flow è uno strumento di controllo contabile che può essere usato anche per capire come ridurre gli effetti di evento negativo che incide sull’azienda.
Per impiegarlo in quest’ottica, deve essere utilizzato come strumento di simulazione, cioè come prospetto di calcolo in cui inserire variabili diverse per ipotizzare possibili scenari.
Ad esempio, si può utilizzare il piano di cassa per:
- valutare i benefici finanziari della dismissione di beni superati / inutilizzati e l’effetto che ne deriverebbe dal loro reimpiego per coprire uscite operative o finanziarie
- valutare la diminuzione delle spese generali a fronte di uno spostamento dell’attività verso lo smart-working
- valutare la variazione del fabbisogno di cassa in relazione alla diminuzione di fatturato stimata dalle associazioni di categoria per il settore di riferimento (ad esempio, per il settore ristorazione è stato stimato un calo del 60% nel 2020)
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Il Governo ha approvato una serie di misure economiche per arginare l’impatto economico su imprese e lavoratori causato dall’emergenza sanitaria ancora in corso scatenata dal Covid-19.
Il Decreto “Cura Italia” – DL 18/2020 e i successivi decreti, sono il mezzo con cui lo Stato si fa carico, almeno in parte, dei costi che gli imprenditori come te stanno sostenendo, legati alle evidenti difficoltà attuali.
Questa guida non è un’analisi completa delle manovre, bensì un riassunto semplice e chiaro delle principali misure a sostegno della piccola e media imprenditoria italiana, un riepilogo di tutte le novità che interessano principalmente i piccoli imprenditori e le loro famiglie.