Giovani Imprenditori: il CONSULENTE che vorrei
Sei un giovane imprenditore in Italia? Complimenti!!! Ci vuole davvero coraggio a “fare impresa” in questo paese, soprattutto quando si è giovani ed è per questo che voglio condividere con te alcuni spunti interessanti.
In Italia i giovani vengono tradizionalmente considerati inadeguati all’assunzione di responsabilità da parte della società, con la conseguenza che anche in azienda difficilmente possiamo trovarli a ricoprire ruoli strategici di rilievo prima del raggiungimento di una “certa età”. I numeri sono eclatanti, l’età media dei “leader aziendali” italiani si attesta a 59 anni, con circa il 25% delle imprese del territorio guidate da over 70.
Il momento delle nuove generazioni sembrerebbe quindi non arrivare mai.
Tuttavia, negli ultimi anni si sta assistendo ad un profondo cambiamento, con le nuove generazioni che dimostrano con grande forza un crescente spirito imprenditoriale, evidenziato dalla chiara volontà di creare e avviare nuovi business di successo anche e soprattutto in settori innovativi di mercato.
In altri termini, sia con riferimento ai “passaggi generazionali” che con riferimento alla c.d. “imprenditoria giovanile” stiamo attraversando anni delicatissimi. La fase storica generale, i nuovi modelli di business, la rapidità e l’avvento dei nuovi settori innovativi di mercato senza tralasciare l’avvicinarsi del momento critico del passaggio generazionale (siamo ormai alle porte della terza generazione post baby boomer) rappresentano opportunità di assoluto rilievo, che devono essere affrontate insieme a partners adeguati al proprio fianco.
Sia il passaggio generazionale che l’avvio della nuova impresa rappresentano “nodi” essenziali sui quali spesso si gioca l’intero destino dell’azienda. La parola d’ordine, in entrambi i casi è quindi “formazione”. La formazione rappresenta un fattore decisivo per il successo imprenditoriale, poiché è soltanto con la giusta preparazione e tramite il continuo accrescimento delle proprie competenze che il giovane imprenditore è in grado di portare un reale valore aggiunto all’interno dell’azienda, garantendole di conseguenza competitività e futuro. Questo vale ovviamente sia per l’azienda di famiglia appena ereditata, che per la nuova start-up costituita. L’idea geniale oggi non è più sufficiente, così come non basta più muovere i primi passi in azienda facendo la c.d. “gavetta” per essere pronti a rispondere alle sfide aziendali.
I giovani imprenditori devono “dimostrare sul campo” la loro competenza, senza credere di avere il diritto di percepire rendite di posizione dovute all’essere “figli d’arte”, ovvero conseguenti al fatto di aver inventato qualcosa di straordinario da immettere sul mercato attraverso una nuova start-up. Nulla viene più garantito per diritto di acquisizione, nulla è più garantito a medio-lungo termine, ma occorre confermarsi ogni giorno alzando continuamente l’asticella dei propri obiettivi.
Essere imprenditori oggi significa ricercare costantemente una nuova visione, capace di produrre valore per l’azienda, significa innovare continuamente sia il proprio core business che il proprio approccio imprenditoriale verso la gestione dell’azienda. Il monitoraggio dei risultati e degli obiettivi raggiunti deve diventare la prassi operativa di riferimento e per cogliere tempestivamente i segnali rilevanti è necessario essere adeguatamente preparati, oltre che supportati dal consulente di fiducia.
Un giovane imprenditore ha quindi bisogno di partners solidi e affidabili che gli permettano di acquisire le dovute competenze necessarie nel minor tempo possibile. Affidarsi a realtà strutturate, con esperienza nel settore e pronte a rispondere a tutte le sue esigenze, compreso il fatto di riuscire a parlare il tuo stesso linguaggio attraverso l’ausilio di professionisti giovani e dinamici opportunamente inseriti, consente di focalizzarsi sull’obiettivo riducendo i margini di errore, permettendo la creazione di relazioni strategiche al giovane imprenditore. Il mercato è sempre più competitivo ed affrontarlo da soli senza una adeguata preparazione non può che portare al fallimento.
Soprattutto quando si muovono i “primi passi” verso un nuovo progetto, le incertezze, nonché le occasioni di errore si moltiplicano ed ecco che avere al proprio fianco figure esperte ed altamente competenti nella gestione di questa delicata fase aziendale può risultare assai determinante. Avere il giusto punto di riferimento consente di poggiare il proprio futuro imprenditoriale su basi solide, pur essendo innovativo. Spesso infatti, avere una figura esterna permette di osservare la situazione in modo critico e oggettivo, a prescindere dalle competenze specifiche.
Non è ipotizzabile riuscire a fare tutto “da soli”, sono troppe le cose da gestire con attenzione che vanno dalla mera gestione burocratica alla redazione di business plan e budget plan volti anche all’ottenimento di finanziamenti agevolati, passando per l’analisi di mercato e dei competitor volte allo studio di fattibilità del proprio progetto d’impresa, ovvero alla stesura di un adeguato piano marketing e di digital marketing oggi ormai essenziale.
In conclusione, nella scelta del proprio consulente di fiducia è necessario agire nei modi in cui si sceglierebbe un potenziale socio, con la possibilità quindi di fidarsi ed affidarsi a lui, ma senza dimenticare di puntare ed investire sempre su sé stessi, perché l’imprenditore deve essere sempre capace di rispondere in prima persona alle problematiche tipiche che troverà lungo il cammino.
Fare impresa è un viaggio meraviglioso e stimolante, fatto per persone coraggiose!